relazione d'impatto

Società Benefit: i doveri ESG di un’impresa sostenibile

Parlare di sostenibilità per un’azienda di cleaning non è sempre facile, soprattutto perché il pensiero corre sempre e soltanto ai detergenti e solventi che vengono utilizzati. In realtà, abbracciare e fare propri i principi ESG comporta un impegno dell’azienda a 360°, partendo dall’ambiente fino alla governance e al contesto sociale e urbano in cui si lavora.

Per questo Ecostilla ha prima intrapreso un percorso come Società Benefit. L'obiettivo è di arrivare alla grande svolta della B-Corporation con una consapevolezza e una coerenza, che diventano codice etico per i singoli dipendenti e per tutto il management.

Ma come raccontare questo cammino con dati reali ed effettivi?

La Relazione d’Impatto: un appuntamento annuale per raccontare il futuro di un’azienda

Tra i doveri di una Società Benefit vi è l’importanza di depositare insieme al bilancio una reportistica, definita Relazione d’Impatto. Uno strumento utile per raccontare le best practice quotidiane della vita d’ufficio, la capacità di avere uno sguardo più ampio sull’essere parte di un Pianeta che va tutelato. Rappresenta anche il contributo attivo sul territorio e il contesto sociale in cui si opera.

Tutti fattori determinanti per un’azienda, come Ecostilla, che ha tra le sue priorità il definire in modo sempre più netto il ruolo e il concreto beneficio che tutti i suoi servizi possono apportare alla comunità, alla vita e al benessere dei lavoratori, così come dei clienti e dei suoi stessi dipendenti.

La Relazione d’Impatto 2024

In occasione del bilancio 2024 Ecostilla ha avuto l’occasione di poter evidenziare i progressi fatti e segnalati già nella relazione dello scorso anno. Ancor più i passi compiuti sono stati chiaramente evidenziati da un diverso atteggiamento non solo nei confronti dei propri obiettivi aziendali, ma nell’aver introdotto politiche per i lavoratori sempre più rivolte alla tutela della persona e delle minoranze.

Una responsabilità interna rispetto ai soci e ai dipendenti, ma anche rispetto a clienti e fornitori e che ci rende orgogliosi di tutti i piccoli passi fatti fino ad ora per migliorare l’impatto dell’azienda sul benessere dei nostri dipendenti, dei fornitori, dei clienti e dell’ambiente in cui andiamo operando.

Come evidenzia chiaramente il Presidente di Ecostilla, Antonio Boezio: “Un’azienda guarda ai suoi obiettivi con ambizione e fiducia, solo se supportata da chi l’azienda la vive e la porta avanti. Quando è stato conseguito lo statuto di Società Benefit molti di noi avrebbero potuto fermarsi e sentirsi arrivati optando nel mantenere lo status quo. Perché cambiare ciò che funziona? La nostra risposta è stata semplice: perché ciò che funziona oggi non è detto che funzioni domani, soprattutto in una società in continua evoluzione come la nostra. Con questo spirito, da Presidente, ho sentito la spinta di tutta Ecostilla all’evoluzione, all’intraprendere nuovi percorsi per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi e stimolanti. Il mio è quindi un grazie perché se ci fossimo fermati non avremmo certamente trovato la strada per sviluppare il settore del data center cleaning, attestandoci come fornitori di riferimento per gruppi leader a livello mondiale nel settore del digitale. In Ecostilla siamo infatti abituati alla concretezza, a portare avanti cambiamenti che spesso sono diventate delle rivoluzioni e che oggi guardiamo come case history per esplorare nuovi territori. Per questo ci siamo impegnati anche nel 2024 a ricercare le migliori performance in termini di sostenibilità, inclusione e politiche di valorizzazione del nostro personale e dei servizi offerti. Ognuno di noi è mosso dal proposito di individuare e vivere scelte virtuose nel quotidiano, in grado però – tutte insieme – di contribuire concretamente a una porzione del cambiamento globale. Ci sentiamo anche noi così, ciascuno per la sua parte, attori di un rinnovamento verso un futuro a impatto zero”.

Come sopravvivere alle pulizie post-cantiere: breve guida alla ristrutturazione e riqualificazione aziendale

La nuova spinta verso la riqualificazione energetica e la building automation ha messo alle strette diverse aziende, imprese e studi professionali che hanno colto l’occasione dei nuovi decreti legge e normative sul risparmio energetico e su una urgente svolta “green” per provvedere alla riqualificazione e ristrutturazione dei propri spazi. Ciò ha portato all’inevitabile corsa alle imprese edili più qualificate, in grado di rispettare i tempi di consegna e i budget, ma lasciando scoperto un servizio che, il più delle volte, si trasforma in una vera e propria spina nel fianco, ossia le pulizie.  

Ognuno di noi girando per le città ha notato il fiorire di numerosi cantieri che, se da un lato portano a un miglioramento dei luoghi di lavoro e delle loro prestazioni, dall’altro impongono di pianificare con accuratezza la messa a punto degli uffici prevedendo un servizio di pulizie post cantiere e primo ingresso fondamentale per l’avvio delle attività nei ‘nuovi’ spazi lavorativi.

Che cosa sono le pulizie post cantiere?

Diversamente da quanto si può pensare, le pulizie post cantiere non sono appalto delle imprese edili che sì, eliminano i grossi detriti e rifiuti ma non si occupano delle pulizie che rimangono in sospeso una volta chiuso il cantiere.

Per questo motivo si rende necessario l’intervento di un’impresa di pulizie competente e qualificata che possa occuparsi di:
  • pulitura delle scale dalla calce;
  • pulitura dei zoccolini dalla vernice;
  • pulitura delle bocchette d’aria dei condizionatori e/o fancoil;
  • lavaggio di tutta la pavimentazione (pvc, gres, parquet, moquette)
  • lavaggio vetri perimetrali
  • pulizia infissi e porte
  • lavaggio vetri interni e porte
  • pulizia dei contro soffitti
  • pulizia dei punti luce

Le pulizie post cantiere comprendono le pulizie primo ingresso?

È un errore comune pensare che, una volta svolte le pulizie post cantiere, il building o l’azienda o lo studio siano immediatamente pronti a ricevere il personale e lo svolgersi delle consuete attività produttive. In realtà, si rendono sempre necessari degli interventi mirati a pulizie di “fino” che vadano in profondità.

Pensiamo, ad esempio, di dover inaugurare un nuovo building di uffici dopo un’attività di ristrutturazione e di dover far rientrare nell’operatività i dipendenti. Un’impresa di pulizie qualificata dovrà occuparsi di preventivare ed eseguire anche i seguenti interventi:

  • sanificazione completa dei servizi igienici e dei muri piastrellati
  • spolveratura arredi
  • interventi di igienizzazione e sanificazione Covid 19
  • lavaggio ed eventuale ceratura di pavimenti in linoleum/pvc
  • pulitura ed eventuale lavaggio moquette
  • spazzolatura e aspirazione di divani, poltrone, ecc.

Non solo, ma un lavoro qualificato saprà pianificare gli interventi in modo da gestire eventuali passaggi di elettricisti, idraulici o altre maestranze che potrebbero dover completare il loro intervento tecnico sugli impianti; l’apertura progressiva dei piani, nel caso, potrà essere organizzata così da poter consegnare il building pulito, igienizzato e sanificato nei tempi richiesti. Per saperne di più visita la nostra pagina dedicata ai Servizi di Pulizie firmati Ecostilla.

Sostenibilità e B-Corp: il futuro delle imprese

Il momento è arrivato: governi, istituzioni, aziende e cittadini del mondo dichiarano a gran voce la necessità di agire e costruire un futuro sostenibile e a impatto zero. In ogni settore del quotidiano, professionale e personale, il richiamo a soluzioni green sostenibili e circolari sono diventate una scelta obbligatoria per salvare il nostro Pianeta e costruire una certezza per il domani. È un percorso di consapevolezza che è iniziato quasi quarant’anni fa, raccontato da diversi rapporti scientifici ed economici, e che ha avuto una svolta ben più recente. Nel 2015, infatti, è emersa l’urgenza di definire i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, formulati durante l’Assemblea Generale dell’Onu a cui hanno aderito ben 193 Paesi. Oggi tutto ciò si traduce nella responsabilizzazione dei governi e delle imprese a un’etica e un’economia che seguano i criteri dell’ESG, ossia la misurazione standard di:
  1. attività ambientali (Enviromental),
  2. attività sociali (Social)
  3. attività di Governance
Questi tre principi offrono delle linee guida per le aziende e per le loro attività ma anche l’impatto che possono avere con:
  • il territorio,
  • i dipendenti,
  • i fornitori,
  • i clienti.
Dal 2006 però esiste una realtà d’impresa ancora più evoluta e complessa che prende le mosse dagli Stati Uniti per raggiungere oggi ben 77 paesi, 153 settore e circa 150.000 aziende in tutto il mondo ossia le B-corp. La mission delle B-Corp è quella di usare il business come forza positiva in cui le realtà imprenditoriali “competono” per diventare migliori per il mondo e creare una prosperità durevole e condivisa per la società. In italia, le Benefit Corporation sono circa 150 e attraversano settori quali il manifatturiero, agroalimentare, servizi di consulenza, professionali e tecnici. I principi guida delle aziende virtuose, che appartengano o meno alle Benefit Corporations, sono sempre quelli delineati nei 17 Sustainable Development Goals 2030 che non sono appannaggio solo di alcuni settori ma riescono ad accomunare aziende di settori diversi, essendo quindi più trasversale e omnicomprensivi. Se può risultare immediato vedere la Sostenibilità calata in scelte e criteri miranti alla digitalizzazione, ad esempio, di grandi aziende di trasporti urbani o in gestori di energia, più articolato potrebbe apparire la rivoluzione sostenibile in imprese di pulizie. In realtà, i criteri di ESG vanno applicati e interpretati alla luce del Company Profile e delle risorse che occorre ottimizzare. Un’impresa di pulizie ha di per sé 3 voci che, a livello macro, abbracciano e sposano l’ESG:
  1. l’utilizzo di prodotti ecologici e sostenibili in grado di rispettare l’ambiente;
  2. l’attenzione ai dipendenti, al loro welfare e all’adozione di politiche di gestione del personale che siano rispettose delle differenze socio-culturali e dei principi di inclusione;
  3. la governance delle risorse, la loro ottimizzazione praticando politiche oculate di selezione dei fornitori e del personale, la scelta di risorse in grado di diventare parte integrante e valore aggiunto nel processo di fornitura di un servizio professionale e qualificato;
  4. L’utilizzo delle nuove tecnologie, come le app, per poter organizzare e gestire al meglio le risorse e i clienti al fine di ottenere le migliori performance del servizio offerto.
Grazie all’interazione stessa tra questi tre punti nodali, un’impresa di pulizie può definirsi sostenibile ed essere pronta alla rivoluzione che il nostro quotidiano sta attraversando e che viene raccontato in convegni come il SAP Sustainability Summit, che va a indagare come le risorse limitate non siano più un ostacolo ma un’occasione di rinnovamento ed evoluzione.