Il panel promosso da Ecostilla al Green Week Festival ha dipinto un panorama della worklife improntato sulla flessibilità e l’imprevedibilità.
“Lavorare a casa degli altri non è facile” esordisce Pietro De Nardis, Presidente di Ecostilla, “soprattutto se ciò che si definisce “casa” sono i luoghi di lavoro di importanti aziende globali come Accenture, Campari Group, DHL Express Italia e Microsoft”.
È questo lo spunto che ha dato il via al panel promosso da Ecostilla, in occasione della 12^ edizione della Green Week, il festival dedicato alla Green Economy in programma dal 5 al 7 maggio scorso a Parma, e che ha avuto come tema Il benessere e la flessibilità: la chiave per il nuovo assetto fisico e digitale del luogo di lavoro. Un titolo articolato ma particolarmente sfidante per i relatori intervenuti, in quanto capace di sollevare numerosi argomenti e valori che un’azienda pone al centro della propria architettura e progettualità verso il futuro.
Enrico Bocedi, direttore comunicazione Campari Group; Roberta Marsi, sustainability manager DHL Express Italy; Matteo Mille, chief marketing & operation officer Microsoft; Francesca Patellani, director of operations Accenture, grazie alla loro esperienza e il ruolo ricoperto hanno dipinto un quadro in continua evoluzione, dove l’orizzonte professionale presente e futuro è improntato sulla fluidità e prevedibilità ma con almeno tre punti fermi.
I giovani talenti e i luoghi di lavoro 3.0
La qualità dei building adibiti a uffici è correlata al benessere delle persone che vi lavorano: questo rimane un punto fermo imprescindibile, pre e post pandemia. L’uomo è sempre al centro di qualsiasi riflessione, decisione e servizio in qualità di professionista e abitante di questi contenitori chiamati luoghi di lavoro.
La pandemia e la sua conclusione hanno lasciato un ambiente di lavoro diversificato a seconda del settore e delle mansioni svolte, ma tutti accomunati da un’esperienza più o meno forzata di smart working e lavoro da remoto. Il rientro è stato impostato con un’integrazione di lavoro in presenza calmierato e lasciato alla scelta del singolo dipendente.
Come raccontano Francesca Patellani, Roberta Marsi ed Enrico Bocedi l’impegno aziendale più grande è stato quello di creare delle occasioni per stimolare la socialità, la creatività e rendere meno impattante il ritorno in sede. L’interazione tra colleghi, non mutuata da piattaforme digitali, è uno dei tesori da preservare e favorire perché in grado di far nascere idee e dare ossigeno importante per la salute di un’azienda.
Microsoft, come racconta Matteo Mille, vive già per sua stessa vocazione un asset fisico e digitale del luogo di lavoro che la pandemia ha solo accelerato. La rivoluzione post pandemica è rappresentata dall’hybrid work e le aziende hanno cercato di dotarsi di soluzioni che fossero il più inclusive possibili.
I leader del futuro, i talenti che si stanno affacciando nel mondo del lavoro, guardano a tre valori fondamentali:
- Lo smart working
- La sostenibilità
- L’inclusività e diversity
Se l’azienda non si struttura per tutelare questi valori, non attiva piani di inclusione e sostenibilità sul lungo periodo, il rischio è di perdere quei giovani talenti che possono fare la differenza.
Ad esempio in Microsoft non ci sono scrivanie fisse, ma in sharing e nessun vincolo di presenza in ufficio. Vengono suggeriti 2/3 giorni in ufficio per stimolare momenti di incontro – “celebration”– che siano propedeutici alla socialità, condivisione e creatività.
Francesca Patellani, in particolare, nota come il lavoro in Accenture si possa connotare da una parola: “diffuso” ovvero venga svolto in azienda come a casa ma in una modalità trasparente e senza nessun obbligo di presenza. L’importante è che la flessibilità sia accompagnata a momenti di incontro, andando però a popolare i building di uffici non con la continuità del passato e diventando così una sfida per partner come Ecostilla chiamati a gestire l’imprevedibilità.
Stessa policy per Campari Group che ha puntato sulla socialità da sempre correlata al proprio settore, come nota Enrico Bocedi, e sull’organizzazione di appuntamenti settimanali per sostenere e incentivare i momenti di condivisione tra neo-dipendenti e veterani.
DHL Express Italia, secondo l’esperienza diretta di Roberta Marsi, aveva già iniziato un percorso di rinnovo dei siti e luoghi di lavoro a partire dal 2015, abbinando l’ampliamento degli spazi per la gestione del business ad un approccio di miglioramento continuo anche per il benessere delle persone che animano quegli spazi. Connettere le persone migliorando le vite, scopo aziendale perseguito nel fornire il servizio ai clienti, passa anche attraverso la concezione degli spazi di lavoro vissuti da dipendenti e collaboratori. I nuovi siti sono stati concepiti nell’ottica di renderli più sostenibili e performanti con open space e aree d’incontro che favoriscono la creatività, flessibilità nell’organizzazione del lavoro agile, reso strutturale per le funzioni eleggibili, digitalizzazione e strumenti di lavoro all’avanguardia, e servizi alla persona, tra cui ad esempio navette a disposizione per favorire il raggiungimento della sede di Peschiera Borromeo.
Il contributo di ciascun relatore così come la prospettiva di Ecostilla nel fornire servizi di facility management di alta profilatura è proprio quello di rendere sempre più sostenibile e a misura d’uomo la worklife, grazie al corretto equilibrio tra asset fisici e digitali.